Le terme romane di Agnano sono uno dei complessi archeologici più vasti del territorio di Neapolis, situate al confine tra quest’ultima e Puteoli, lungo l’asse viario che collegava i due centri. L’area fu occupata intensamente a partire dall’età augustea, in una zona in cui già esisteva un insediamento in epoca ellenistica.
Il complesso archeologico delle Terme di Agnano è composto da quattro distinte aree archeologiche (complesso di età ellenistica, Grotta del Cane, complesso termale di età romana, ponte di età romana), che ricadono all’interno dell’area attualmente occupata dalle moderne Terme di Agnano, lungo il margine dell’antica caldera, divenuta lago solo in età medioevale, di Agnano. L’area non è mai rientrata a pieno negli interessi degli studiosi ed è rimasta per lunghissimi periodi ai margini della ricerca archeologica; la scoperta delle terme si deve ad un privato che acquistò i suoli per valorizzare le risorse idrogeologiche dell’area e sviluppare in chiave industriale il piccolo impianto termale attivo, noto come stufe di San Germano.
All’area delle terme di età romana sono strettamente connesse sia le strutture della cosiddetta Grotta del Cane, attualmente inaccessibile per l’elevata temperatura e la presenza di gas venefici, nonché il complesso di età ellenistica. Quest’ultimo è costituito da un possente muro di terrazzamento in blocchi di tufo, su cui sono state fondate alcune strutture di età romana, di non chiara cronologia. Il muro di terrazzamento, parzialmente ricoperto dall’acqua che scorga da una delle fonti che ancora oggi alimentano il complesso termale, era connesso anche in antico ad una fonte, come testimonia un canale, sempre in blocchi di tufo, che lo attraversa. La presenza di una dedica ad Igea, rinvenuta negli strati di fondazione del canale, fa ipotizzare la pertinenza delle strutture ad un santuario dedicato ad Asclepio ed alla stessa Igea, in cui venivano utilizzate le proprietà curative delle sorgenti. Il complesso di età romana sorge ad una certa distanza dalle strutture greche ed al momento non c’è traccia di un rapporto diretto tra i due edifici. Esso sorge sul versante sud-occidentale della conca di Agnano, sulle pendici del Monte Spina. Al momento è ben visibile la terrazza principale, in cui insistono gli ambienti di servizio, alcuni ambienti caldi e freddi.
Le terme di Agnano sfruttano per il riscaldamento degli ambienti le sorgenti di calore naturale delle antiche caldere vulcaniche.
Il complesso è stato comunemente datato ad epoca adrianea, ma i nuovi scavi consentono di anticipare il primo impianto almeno ad età augustea.